Per definire le proprie strategie per il futuro, le aziende italiane dovrebbero prestare attenzione a quanto definito nella riunione annuale del parlamento cinese, le cosiddette Due Sessioni. Al centro dell’incontro sono le politiche economiche per l’anno in corso e per i prossimi cinque anni.
Si è già deciso di fissare un target di crescita “superiore al 6%” che risulta inferiore a quello che si poteva evincere sommando i target fissati dalle province (+6,8%) e di quasi due punti sotto alle previsioni dell’IMF e della Banca Mondiale di un rimbalzo nel 2021 al +8%
Nelle prossime settimane verrà approvato il Quattordicesimo piano quinquennale, le cui linee guida sono già state identificate.
Consigli per le aziende italiane in affari con la Cina
Il Centro Studi per l’Impresa della Fondazione Italia Cina (CeSIF) intitolato “Il ruolo delle PMI nelle relazioni fra Italia e Cina: analisi di scenario e indicazioni di soci e imprese” fornisce alcune utili indicazioni su come dovrebbero comportarsi le aziende italiane in affari con la Cina.
L’indagine è frutto di un questionario sottoposto a 180 PMI rispetto alla loro attività con la Cina e le conseguenti percezioni.
le aziende hanno indicato di vedere la Cina soprattutto come mercato di sbocco per i propri prodotti, preferendo questa opzione all’indicazione della Cina come sede per la produzione di prodotti a basso costo. Nonostante il prezzo inferiore sia ancora individuato come una delle ragioni della forza competitiva di aziende cinesi presenti nello stesso settore, nel questionario viene attribuita poca importanza alla possibilità di spostare la produzione in Cina per andare incontro a minori vincoli ambientali o contrattuali. Una tale prospettiva ben si sposa con la promozione della circolazione interna, una indicazione del fatto che le aziende italiane hanno compreso pienamente il senso della transizione in corso della Cina da luogo della produzione a luogo del consumo.
Un’altra informazione rilevante che è emersa dal questionario è che la risposta alla crescita qualitativa della produzione industriale cinese non dovrebbe limitarsi a chiusure doganali, quanto piuttosto concretizzarsi in una crescita della competitività italiana grazie a maggiori investimenti in ricerca e sviluppo.
Per cogliere le opportunità derivanti dalla crescita del mercato emerge con forza l’esigenza di presentarsi con partner italiani o europei dopo aver seguito un percorso di accompagnamento promosso da enti o associazioni di categoria nazionali o territoriali.
Cogliere le opportunità del digitale: un must!
Grandi opportunità vengono offerte dal digitale, che rappresenta la porta d’ingresso per chi ne ha compreso il valore in Cina e il massimo ostacolo per chi non riesce ad adattarsi a una modalità di vendita che con la pandemia ha preso ancora più piede.
fonte: Istituto per gli studi di politica internazionale: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/economia-cinese-occhio-ai-prossimi-15-anni-29528