mercoledì 25 Dicembre 2024

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Breve guida per aziende al cloud computing

Un termine diventato molto comune in questi ultimi anni è ‘cloud computing’. Lo si incontra spesso quando la conversazione verte sull’informatica aziendale o personale, Industria 4.0, didattica a distanza, consultazione di biblioteche e in numerosi altri casi.
Vediamo dunque di che cosa si tratta, guidati dalle esperte spiegazioni del Presidente G.IS.I. Roberto Gusulfino, particolarmente attente all’apporto degli Edge Device e dell’Industrial Internet of Things.

Servizi informatici su Internet

Il cloud computing è definito come l’archiviazione e l’accesso a dati e servizi informatici su Internet, quindi non su computer locali. Si tratta della disponibilità su richiesta di servizi informatici come server, archiviazione dati, reti, database, ecc.
Lo scopo principale del cloud computing è quello di fornire l’accesso ai data center a più utenti, i quali possono anche disporre dei dati da un server remoto.
In sintesi, nel cloud computing le informazioni si trovano in uno spazio virtuale (il cloud, appunto). Quindi, anziché mantenere i file su un disco rigido proprietario o su un dispositivo di archiviazione locale, lo storage basato su cloud consente di salvarli in un database remoto.

Comodità e semplificazione

Come sappiamo, un computer è in grado di elaborare, archiviare e recuperare programmi e dati. Nel caso di computer collegati in rete locale (LAN) o geografica (WAN), la possibilità di elaborazione/ archiviazione/ accesso può essere estesa ad altri computer e dispositivi remoti sulla rete stessa.
Grazie alla tecnologia cloud, gli utenti collegati possono svolgere tutte queste operazioni anche tramite un semplice browser Internet. Per esempio, possono utilizzare software remoti non direttamente installati sul proprio computer e salvare dati su memorie di massa in linea, predisposte dal fornitore del servizio cloud.
In sostanza, quindi, il cloud computing elimina o riduce al minimo la necessità di costose infrastrutture hardware, software e storage in loco. Tutto ciò di cui necessitano gli utenti è un laptop o un desktop connesso a Internet per accedere a server cloud che si trovano in datacenter sparsi per tutto il mondo.

La triade del cloud computing

Più in dettaglio, il sistema del cloud computing prevede tre fattori distinti. 

  • Il fornitore di servizi, che offre servizi di server virtuali, archiviazione e applicazioni complete (per es. database) generalmente secondo un modello pay per use (PPU). 
  • Il cliente amministratore, che seleziona e configura i servizi offerti dal fornitore, generalmente aggiungendo un valore, ad esempio applicazioni software.
  • Il cliente finale, che utilizza i servizi opportunamente configurati dal cliente amministratore. Il cliente finale pagherà solo per i servizi cloud che utilizza risparmiando sui costi operativi, dimensionando le sue risorse in base alle effettive esigenze aziendali.

La tecnologia cloud nella produzione

Il cloud computing industriale è un termine ampio che si riferisce alla tecnologia cloud utilizzata in settori ad alta intensità di risorse come produzione, telecomunicazioni, estrazione mineraria, edilizia, gestione dei rifiuti e dell’acqua e generazione/distribuzione di energia.
Grazie ai servizi cloud, le imprese industriali possono organizzare i dati indipendentemente dall’applicazione e ottimizzarli per analisi sofisticate. Ma, dettaglio forse più importante, virtualizzando il proprio portafoglio IT, possono incoraggiare l’innovazione sia nei processi aziendali che nel modello di business. La virtualizzazione è infatti la tecnologia fondamentale che alimenta il cloud computing: un software separa gli ambienti di elaborazione dalle infrastrutture fisiche, in modo da poter eseguire più sistemi operativi e applicazioni contemporaneamente sulla stessa macchina.

I vantaggi per le PMI

Passando al cloud computing, le imprese rimuoveranno alcuni costi fissi e diminuiranno i costi relativi all’informatica: ad esempio, non dovranno più aggiornare e mantenere i propri server, compito che spetterà invece al  provider di servizi cloud. Questo è particolarmente importante per le PMI, le quali potrebbero non avere e non saper gestire una propria infrastruttura interna; ma, attraverso il cloud, riescono a esternalizzare i fabbisogni di infrastruttura in modo conveniente. Il cloud può anche semplificare le operazioni di carattere internazionale, perché i dipendenti e i clienti possono accedere agli stessi file e alle stesse applicazioni da qualsiasi luogo.

I servizi cloud disponibili

Oggi, si possono distinguere tre tipologie fondamentali di servizi cloud. Il primo è denominato SAAS (software as a service) e consiste nell’utilizzo di programmi installati su un server remoto, cioè fuori dal computer fisico o dalla LAN locale, spesso attraverso un server web. 
Vi è quindi il DAAS (data as a service), tramite cui vengono messi a disposizione via web solamente i dati, ai quali gli utenti possono accedere attraverso qualsiasi applicazione, come se fossero residenti su un disco locale.
Infine, con il servizio HAAS (hardware as a service) l’utente invia dati a un computer, che vengono elaborati, messi a disposizione dal servizio cloud e restituiti all’utente stesso.

Applicazioni Industria 4.0

Il cloud computing è un fattore chiave anche per le moderne soluzioni di automazione che fanno capo al concetto di Industry 4.0. Esso aiuta infatti i produttori a gestire le loro attività con una migliore intelligenza, resa possibile dall’uso esteso dell’analisi dei dati.
Inoltre, il cloud computing sta rapidamente diventando la scelta più diffusa per l’archiviazione dei dati, l’analisi e la manufacturing intelligence per la maggior parte dei produttori.

Il ruolo degli Edge Device e della tecnologia IIOT

Gli Edge Device consentono il collegamento dei dispositivi da campo, presenti in un impianto industriale, al Cloud. La trasmissione dei dati avviene tramite connessione Internet sicura. I dispositivi Edge sono dotati di una notevole capacità di collegamento verso il campo, acquisizione ed elaborazione dei dati, che vengono resi disponibili agli utenti mediante applicazioni (APP) per dispositivi fissi e mobili.
Ciò apre le porte alla tecnologia IIOT (Industrial Internet of Things) ove ogni dispositivo presente in impianto è in grado di fornire informazioni sulle variabili di processo, sulle condizioni operative del processo produttivo e sullo stato di integrità dei dispositivi stessi, e di prevedere la necessità di interventi manutentivi sui dispositivi e/o sugli impianti.

La strategicità del cloud computing

Il cloud computing è importante per le aziende perché consente loro di scalare gli investimenti in nuove tecnologie, mantenere la flessibilità e concentrare gli sforzi sulle operazioni aziendali e non sulla gestione di infrastrutture IT complesse.
Una volta avviata la produzione, la tecnologia cloud può apportare vantaggi al processo di produzione e allo stoccaggio dei prodotti. Con il software ERP (Enterprise Resource Planning), le aziende possono abbinare i loro livelli di produzione alle scorte disponibili e alle vendite. Il software è in grado di gestire i preventivi, l’acquisizione degli ordini e le richieste dei clienti.
Nella sua forma più comune, un’implementazione cloud SaaS fornisce un software o, più in generale, un’applicazione al suo utente finale. L’utente finale di solito non ha bisogno di comprendere o preoccuparsi dell’infrastruttura di supporto e utilizza semplicemente l’applicazione.

Punti critici

In conclusione, è utile ricordare che il cloud computing può avere anche qualche punto debole, riconducibile a perdita o furto di dati, violazioni dell’account o del servizio, interfacce e API non sicure, attacchi Denial of Service e vulnerabilità tecnologiche, in particolare su ambienti condivisi.
Ciò nonostante, il futuro del cloud computing appare roseo. Il passaggio al cloud è stato accelerato negli ultimi due anni a causa del COVID-19, poiché le organizzazioni hanno risposto a una nuova dinamica aziendale e sociale. I fornitori di tecnologia e servizi che non riescono ad adattarsi al ritmo del cambiamento del cloud corrono il rischio di diventare obsoleti o, nella migliore delle ipotesi, di essere relegati in mercati a bassa crescita. La domanda di capacità di integrazione, processi di lavoro agili e architettura componibile guiderà il continuo passaggio al cloud.

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