Quando pensiamo ai trapianti immaginiamo erroneamente solo la sala chirurgica, dove operano i chirurghi trapiantatori, pronti a trasferire un organo o un tessuto da un individuo donatore a uno ricevente.
In questa rappresentazione ignoriamo un momento strategico del trapianto: il trasferimento. Esso deve essere effettuato secondo modalità precise e nel minor tempo possibile.
E risulta fondamentale, in questa fase, il controllo dello stato di conservazione di organi, cellule, campioni biologici e tessuti destinati al trapianto.
Adattabilità e tecnologia
Consci della delicatezza di questa operazione, il Centro Regionale Trapianti del Piemonte e Valle d’Aosta, la Fondazione Donazione Organi e Trapianti e il Politecnico di Torino hanno sviluppato PerTravel.
Si tratta di un box dalla grande adattabilità, dotato di strumenti tecnologicamente all’avanguardia che implementano e facilitano il controllo di organi e tessuti prelevati nelle diverse fasi di trasporto.
Una sentinella per le variazioni termiche e le sollecitazioni
PerTravel monitora e misura in tempo reale i parametri essenziali per il benessere dell’organo, in particolare la temperatura in prossimità dello stesso e quella esterna.
Le potenziali variazione termiche durante la conservazione possono infatti compromettere lo stato di salute dell’organo e la successiva riuscita del trapianto.
La tecnologia sviluppata consente non solo di mantenere costante la temperatura interna, ma anche di rilevare le sollecitazioni a cui il box è sottoposto, grazie ai sensori e a una cella di carico che registra urti, vibrazioni e impulsi meccanici.
La geolocalizzazione
Ulteriore vantaggio di PerTravel è la geolocalizzazione effettuata attraverso un modulo GPS basato su antenna Rfid (Radio frequency identification).
La geolocalizzazione consente di tracciare la posizione in tempo reale del materiale biologico lungo il tragitto di trasferimento.
Obiettivi futuri
Lo sviluppo di PerTravel è ancora tutto da scrivere. Uno dei primi step sarà l’aggiunta di un sensore di temperatura di feedback, pronto ad entrare in azione nel caso si guasti il sensore della temperatura interna.
I ricercatori si preparano inoltre a realizzare un sistema di allarmi che segnali il malfunzionamento dei sensori ed eventuali condizioni di trasporto critiche, legate alla rilevazione di urti o al disallineamento dei sensori di temperatura interna.
Prevenzione e tutela dei dati sensibili
Altrettanto importante è la progettazione, attualmente in corso, di una piattaforma virtuale di rilevazione, trasmissione e salvataggio dati. Essa deve rispondere alle norme che regolano il trattamento dei dati sensibili biomedici.
Ma deve soprattutto fungere da cruciale database per la costruzione di un algoritmo predittivo.
Grazie a tale algoritmo, sistemi basati sull’intelligenza artificiale potranno stabilire, in base alla “esperienza”, lo stato di salute dell’organo in transito.
Le informazioni tecnologiche si uniranno dunque alle valutazioni dei professionisti, per trapianti più efficaci, rapidi e sicuri.
Fonte: Il Sole 24 Ore
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