BolognaFiere Water&Energy si è concluso venerdì 14 ottobre, ma i temi trattati e le riflessioni prodotte nel corso delle 6 manifestazioni che compongono il macro-evento risultano strategiche per approcciarsi correttamente al futuro del nostro Paese nell’ambito della ricerca, dell’innovazione, della digitalizzazione e della sostenibilità.
Obiettivi e modalità di raggiungimento
BolognaFiere Water&Energy ha rappresentato un’occasione di confronto fondamentale per istituzioni, associazioni, imprese e personalità impegnate nella diffusione di tematiche connesse al valore economico e sociale dell’energia, dell’acqua e delle nuove applicazioni tecnologiche. L’appuntamento ha sottolineato l’importanza di un approccio inter e intra-settoriale, al fine di affrontare questioni nazionali di primo piano, come l’emergenza energetica e idrica e la neutralità carbonica al 2030.
Focus sulla space economy
Nella giornata conclusiva di BolognaFiere Water&Energy si è discusso largamente di space economy, in termini di mobilità aerea e di nuove risorse energetiche. Un comparto economico strategico tanto per l’intera nazione quanto per le realtà regionali, come sottolineato da Ruben Sacerdoti, Responsabile del Settore attrattività, internazionalizzazione e ricerca per la regione Emilia-Romagna. La Regione, nei prossimi cinque anni, investirà 1.2 miliardi di euro per la ricerca, l’innovazione e la sostenibilità del proprio sistema produttivo.
Incentivi all’avionica
Una parte di questo finanziamento sarà indirizzato all’avionica, dove gioca un ruolo cruciale il Polo Tecnologico Aeronautico-Spaziale Forlivese, nella mobilità aerea avanzata, grazie al progetto interregionale a guida MISE nell’ambito del piano strategico 2021-2030 di ENAC sull’Advance Air Mobility, e con vari progetti nella Space economy.
Puntare alla Luna
Inoltre, l’intervento dell’astronauta Roberto Vittori presso BolognaFiere Water&Energy ha focalizzato l’attenzione sulla ricerca di nuovi combustibili sulla Luna, il cui sottosuolo risulterebbe ricco di risorse energetiche. Vittori sostiene infatti che il costo per l’approvvigionamento spaziale sarebbe inferiore a quello terrestre.
Non da ultimo, l’uso di droni avanzati consentirà di condurre le attività di esplorazione del sottosuolo in modo altamente efficiente e sicuro.
Soluzioni condivise
Gli speech, che hanno animato BolognaFiere Water&Energy, hanno sottolineato la centralità della collaborazione tra ricerca, industria e gestori per il corretto approccio e il superamento dei limiti attuali e futuri.
Rispetto, infine, al tema acqua, se le parole d’ordine emerse nelle giornate bolognesi sono risparmio e riuso, le soluzioni strutturali passano inevitabilmente, come avevamo anticipato in un precedente articolo, attraverso le moderne tecnologie di desalinizzazione che, per fronteggiare l’importante consumo di energia, dovrebbero poter contare sulle fonti rinnovabili.
Fonte: bfwe.it
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