Dal Giappone è in arrivo una cella solare organica atta ad alimentare i sensori IoT dei magazzini frigoriferi.
L’azienda nipponica, attiva nel settore dell’elettronica di consumo, ha lavorato sul proprio modello di celle di Graetzel a stato solido, raggiungendo un miglioramento di efficienza del 20% ed ampliando la gamma di temperature operative.
Le condizioni di lavoro
L’obiettivo è il funzionamento delle celle in ambienti chiusi, con luce insufficiente.
La nuova cella solare organica da interni sarà in grado di funzionare in ambienti con una temperatura fino a -30°C, come i grandi magazzini del freddo, e di mantenere un’ottima resa con temperature massime di 60°C.
Una soluzione per il settore della sensoristica
La filiera produttiva e distributiva di diversi settori richiede l’acquisizione di dati in tempo reale attraverso l’impiego di sensori, la cui alimentazione non può più dipendere dall’utilizzo di pile. L’incredibile diffusione dell’Internet of Things ha causato infatti l’impennata del numero di dispositivi, rendendo pressoché impraticabile la sostituzione di una tale quantità di pile.
Una soluzione alla scarsa illuminazione
I grandi meriti dell’azienda giapponese sono quelli di aver progettato materiali organici adatti alla lunghezza d’onda della sorgente luminosa e di aver ottimizzato la struttura del dispositivo. Tutto ciò consente di generare elettricità con alta efficienza anche in luoghi dotati di scarsa illuminazione, come i magazzini.
Fonte: Rinnovabili.it
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