La fotonica si sta rapidamente imponendo sui mercati internazionali. Il valore dei prodotti fotonici in Europa è cresciuto con un tasso annuo del 7% (dal 2015 al 2019), registrando una quota pari al 16% del mercato globale.
Ciò significa che l’industria fotonica europea sta crescendo con una velocità tre volte superiore rispetto al Pil dell’UE e cinque volte maggiore rispetto alla produzione industriale globale. E va sottolineato che a superare il Vecchio Continente per quota di mercato è solo la Cina con il 29%.
Cos’è la fotonica?
Ma partiamo dalle basi. La fotonica è una branca dell’ottica che studia i metodi di controllo della propagazione dei fotoni che compongono la luce.
Si rivela perciò una tecnologia utile in molteplici ambiti: l’elettronica di consumo, la difesa e la sicurezza, l’Health, le telecomunicazioni, la metallurgia e la manifattura.
Key Enabling Technology
È dunque facilmente intuibile come la fotonica rappresenti, in prospettiva, un fattore chiave per lo sviluppo di mercati strategici come l’IoT, la sicurezza informatica, le tecnologie quantistiche, l’assistenza sanitaria e la produzione additiva.
Essa garantisce, inoltre, accuratezza, rapidità e una spesa energetica relativamente bassa. Per tali ragioni la Commissione Europea l’ha classificata come KET – Key Enabling Technologies, ossia come tecnologia abilitante fondamentale.
Parola chiave: internazionalizzazione
Ed è proprio la Commissione Europea, con il programma Cosme, a finanziare un progetto di internazionalizzazione per le imprese coinvolte nell’applicazione della fotonica. Il programma, dal titolo “Pimap Plus: Photonics for Advanced Manufacturing Partnership”, intende favorire la creazione di collaborazioni globali che supportino l’internazionalizzazione delle realtà aderenti.
Attuazione del programma
Per raggiungere lo scopo, il programma Pimap Plus si articola secondo le seguenti fasi:
– elaborazione e condivisione di studi di mercato inerenti i settori target,
– webinar di approfondimento,
– organizzazione di business mission con imprese, università, centri di ricerche, associazioni.
Quest’ultimo punto favorisce, in particolare, il networking e le attività di matchmaking intra-cluster.
Collaborazioni promettenti
Il progetto coinvolge i rami aerospaziale, metallurgico e manifatturiero avanzato e applicazioni ad essi relative, come le sorgenti laser, la sensoristica e la diagnostica.
L’apertura di canali istituzionali e contatti industriali in Cina, Canada, Usa e Giappone permetterà dunque di premiare la competitività e la sostenibilità di un settore cruciale per le sorti economiche dell’Europa e delle sue Pmi.
Fonte: industriaitaliana.it
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