giovedì 10 Ottobre 2024

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Sensori di movimento per prevedere il recupero di pazienti con gravi lesioni cerebrali

I sensori di rilevamento del movimento, come quelli contenuti nei nostri telefonini, possono rivelarsi strategici in ambito medico. Un team di ricercatori della Johns Hopkins si è dedicato all’applicazione di tali dispositivi per prevedere gli esiti per i pazienti che hanno subito gravi lesioni cerebrali.

Accelerometri a monitoraggio

Tale soluzione andrà a migliorare l’accuratezza delle previsioni. L’attuale approccio per valutare la reattività nei pazienti con SBI, l’esame obiettivo, è infatti soggetto ad errori, dovuti a livelli di coscienza alterati o fluttuanti.
L’applicazione di accelerometri indossabili su caviglie, gomiti e polsi ha invece favorito la registrazione di segnali motori rivelatisi correlati ai livelli di coscienza. Questi dati potrebbero aiutare i medici a prevedere la traiettoria di recupero di ciascun paziente.

Previsioni e decisioni informate

Le risposte motorie sono espressione della condizione neurologica dei pazienti gravemente cerebrolesi. Riuscire a raccogliere dati puntuali su queste risposte significa disporre di importanti informazioni circa lo stato di salute e gli esiti a breve termine

E l’obiettivo futuro è testare come questi dati, forniti dai sensori di movimento, possano favorire decisioni informate sui trattamenti. 

I segnali dei sensori, indotti dal movimento, vengono trasformati matematicamente dall’intelligenza artificiale per fornire informazioni indicative della probabilità del paziente di eseguire movimenti volontari e di recuperare a un livello di disabilità moderata.

Sviluppi futuri

Lo studio della Johns Hopkins è il primo ad esplorare nello specifico la relazione tra accelerometri e variabili cliniche specifiche dei pazienti con SBI. 

Infine, i ricercatori intendono sviluppare un nuovo array di sensori indossabili, capace di misurare i segnali biologici dei pazienti, come l’attivazione muscolare, la frequenza cardiaca e quella respiratoria, oltre a rilevare il movimento.

Fonte: medicalxpress.com

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