E se iniziassimo a considerare i robot come dipendenti retribuiti sulla base delle ore di lavoro svolte? Questo il suggerimento proveniente dagli Stati Uniti, dove si sta diffondendo un modello che permette di utilizzare i robot in leasing.
Robot dipendenti
I robot sono chiamati a svolgere operazioni semplici e ripetitive. Il loro impiego permette alle aziende di assegnare una mansione più complessa all’operaio precedentemente impiegato in quell’operazione.
Questa soluzione facilita l’aumento della produzione e una diminuzione della spesa, poiché un robot costa l’equivalente di otto dollari l’ora, a fronte dei quindici previsti per il salario minimo di un lavoratore a Chicago.
La soluzione pay-as-you-go
Si tratta di una modalità che supporta le piccole imprese, restie a sborsare ingenti quantità di denaro, allo scopo di ottenere una rapida diffusione dell’automazione in tutte le realtà del settore secondario.
Stiamo così assistendo all’affermazione della formula pay-as-you-go.
Pensare ai robot come a dipendenti può contribuire a cambiare il tessuto economico, favorendo la costruzione di imprese più solide, capaci di sfruttare i dati estrapolati per perfezionare i propri prodotti e servizi.
Come l’informatica?
Lo stato attuale della robotica è infatti paragonabile a quello dell’informatica prima che i personal computer prendessero piede, cioè quando solo le aziende più ricche potevano permettersi di investire in enormi sistemi informatici e nei relativi costi di programmazione e manutenzione.
Negli ultimi anni si sta dunque lavorando per rendere i robot più accessibili sia a livello operativo che a livello economico. Quest’ultimo fattore è reso possibile, in particolare, dalla diminuzione dei costi dei sensori e di altri componenti.
Robotica come servizio
Tali innovazioni e la crescente domanda di automazione tra le piccole aziende stanno alimentando l’interesse nella robotica intesa come servizio.
Non a caso, un’analisi di mercato del 2018 ha previsto che il numero di robot industriali in leasing o basati su software in abbonamento crescerà dalle 4442 unità del 2016 a 1,3 milioni nel 2026. Dati che possiamo considerare rivelatori anche della crescente domanda di e-commerce.
Conseguenze sui posti di lavoro
Non da ultimo, l’integrazione tra intelligenza artificiale e robotica aumenterà l’efficienza delle aziende impiegate in qualsiasi settore. Ma provocherà anche una profonda riorganizzazione del lavoro, con un impatto notevole sul personale.
I dati, per il momento, sono esigui e contrastanti. Quali saranno dunque le conseguenze dell’impiego dei robot come lavoratori a ore? Si assisterà a una riduzione dei posti di lavoro e dei salari o il processo contribuirà a creare nuovi impieghi e maggiore flessibilità nelle prassi lavorative?
Fonte: Wired
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