domenica 22 Dicembre 2024

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Alla scoperta del sensore della temperatura del liquido di raffreddamento

L’efficienza di un’automobile dipende anche da componenti che di rado prendiamo in considerazione, ma che si rivelano fondamentali per la sicurezza e la longevità del veicolo.
È il caso del sensore della temperatura del liquido di raffreddamento. Esso impedisce al motore di andare in surriscaldamento, escludendone la rottura.

Alla base: il liquido di raffreddamento

Il liquido di raffreddamento del motore mantiene basse le temperature del propulsore, anche quando le condizioni climatiche o lo sforzo prolungato rischiano di innalzarle in modo indiscriminato.
Tale liquido è costituito da una miscela di acqua e glicole che consente l’abbassamento della temperatura di congelamento (circa -40°C) e l’innalzamento di quella di ebollizione (intorno ai 135°C).

Un rilevatore termico

Il sensore del liquido di raffreddamento supporta il sistema di preparazione della miscela nel rilevamento della temperatura del motore. Si tratta infatti di un rilevatore termico con coefficiente di temperatura negativo. Ciò significa che l’aumento della temperatura comporta la riduzione della resistenza interna. 

La resistenza del sensore varia in funzione della temperatura del liquido di raffreddamento, diminuendo all’aumentare della temperatura. La centralina analizza i valori di tensione poiché sono direttamente collegati alla temperatura del liquido di raffreddamento.

Analisi e ricerca dei guasti

Eventuali difetti del sensore della temperatura del liquido di raffreddamento possono essere rilevati attraverso il riconoscimento dei guasti della centralina.
I sintomi più frequenti del guasto sono: l’accelerazione del minimo, l’aumento del consumo di carburante e le difficoltà di avviamento del motore.   
Ad essi possono sommarsi problemi nel ciclo di prova AU, dovuti all’aumento dei valori CO o all’interruzione della regolazione Lambda.

Per ricercare i guasti è possibile procedere attraverso la lettura della memoria guasti e il controllo della corretta connessione, l’eventuale rottura e corrosione dei collegamenti elettrici dei cavi del sensore e del connettore. Il controllo viene eseguito con il multimetro.

Fonte: motori.quotidiano.net

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