venerdì 29 Marzo 2024

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Guida autonoma: come funziona?

Changsha è la prima città della Cina ad aver lanciato al pubblico il servizio di taxi autonomo. Sebbene il servizio sia attualmente limitato a un’area della città questa è stata soprannominata la “Città della guida intelligente”. I “Robotaxis” sono state prodotti dal colosso dell’intelligenza artificiale cinese Baidu e dalla casa automobilistica FAW Hongqi. Si possono chiamare i taxi utilizzando Baidu Map, un’app di navigazione mobile apposita. Alla fine però il posto di guida non è vuoto ma occupato da “personale di sicurezza” che durante la modalità di guida autonoma non deve controllare il volante a meno che non ci sia un’emergenza. Col computer di bordo dell’auto si può interagire tramite un sistema touchscreen che identifica gli ostacoli e realizza previsioni dinamiche visualizzando le condizioni di viabilità relative a veicoli in transito, corsie, incroci e semafori.
La città di Changsha è un campo di prova per diverse categorie di veicoli intelligenti, tra cui gli autobus a guida autonoma che circolano sulla prima linea di prova cinese di bus intelligenti su strada aperta. La linea di prova degli smart bus, lunga 7,8 chilometri ha 22 fermate in entrambe le direzioni e ha registrato un funzionamento sicuro già da due anni.

Acceleratore, freno, volante e leva del cambio di questi veicoli autonomi sono tutti gestiti da computer, consentendo al “conducente” di controllare meglio durante i test di guida, ha spiegato He Jiancheng, uno dei membri del personale di sicurezza. Sebbene la Cina sia l’ultimo arrivato nel settore della guida autonoma, i piani ambiziosi di giganti della tecnologia come Baidu, Alibaba e Tencent hanno spinto il settore e stando agli “Autonomous Vehicle Disengagement Reports 2019” pubblicati dal California Department of Motor Vehicles, le auto a guida autonoma di Baidu sono in cima alla lista di “Miles per Intervention”, con altre quattro società cinesi collocate tra le prime dieci.

Ma come funzionano queste auto? Guarda caso il cuore è in un sensore.

In particolare parliamo di sensori Lidar, un sensore ottico bastano una avanzata tecnologia laser applicabile alle auto a guida autonoma e all’intero settore automotive. Il misuratore di distanza viene utilizzato insieme a radar e telecamere come sistema di riconoscimento digitale edema in grado di generare una vista tridimensionale dei percorsi urbani o autostradali. Utilizzando un impulso laser questa tipologia di sensori è in grado di determinare la distanza degli oggetti rispetto al veicolo, ricreando delle riproduzioni tridimensionali degli ambienti circostanti. Ciò potrà essere molto utile per le tecnologie di guida autonoma, che guadagneranno in precisione e continueranno a funzionare anche al buio ma soprattutto perché il sistema è in grado di ricostruire gli ambienti anche in termini di persone e animali, oltre che di oggetti inanimati e altri veicoli.

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