Le immagini della serie di incendi che ha colpito l’Australia tra giugno 2019 e gennaio 2020 sono ancora negli occhi di tutti.
E sono sempre più numerose le notizie di vasti incendi in ogni parte del mondo, dall’Amazzonia all’Artico, dalla California all’Indonesia, dal Congo all’Italia.
Una situazione che potrà solo peggiorare, come confermano i ricercatori, a causa del cambiamento climatico indotto dall’uomo.
Droni e APR per il monitoraggio aereo
In soccorso delle comunità può venire però la tecnologia. I droni e gli aeromobili a pilotaggio remoto (APR) possono infatti essere incredibilmente utili nella lotta agli incendi, grazie alla vista aerea.
Il loro impiego consente, in primis, di effettuare una valutazione, identificando rapidamente i rischi, in secundis, di monitorare l’avanzamento dell’incendio.
I droni permettono, in aggiunta, di illuminare le zone interessate dai roghi e di valutare l’entità dei danni una volta domati, come è avvenuto in occasione dell’incendio della cattedrale di Notre-Dame.
Vedere oltre il fumo: le immagini termiche
Inoltre, la registrazione di immagini con scansione termica consente alle squadre di intervento di osservare al di là del fumo e di identificare i punti caldi, dove è facile che si propaghino le fiamme.
Questa stessa modalità favorisce l’individuazione di persone o animali in difficoltà, intrappolati dalle fiamme, come si è potuto sperimentare in Australia.
Il contributo della rete 5G
In futuro, i droni potranno essere impiegati per lanciare automaticamente carichi d’acqua nell’area più adatta all’estinzione o al controllo dell’incendio.
Questa prospettiva sarà favorita dall’avvento della tecnologia 5G. Una rete 5G dedicata potrà infatti consentire ai droni di inviare una grande quantità di dati in tempo reale alle squadre di soccorso.
Dati satellitari per la localizzazione di roghi e fumi
Altrettanto cruciale può risultare la corretta fruizione dei dati satellitari. Le immagini di questi dispositivi possono contribuire alla localizzazione di roghi in aree remote, particolarmente difficili da individuare.
La vista dai satelliti garantisce inoltre un accurato monitoraggio dello spostamento e avanzamento del fumo, un pericolo secondario degli incendi, ma altrettanto temibile in termini di visibilità e qualità dell’aria.
Prevenzione con l’intelligenza artificiale
Infine, la combinazione di immagini satellitari e intelligenza artificiale può rappresentare un’ottima arma per i corpi antincendio.
Attraverso l’analisi predittiva delle immagini è infatti possibile valutare la probabilità che si verifichi un incendio e la sua eventuale propagazione e intervenire tempestivamente.
Fonte: intel.it
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