I processi industriali richiedono rilevazioni sempre più accurate per le diverse applicazioni, in particolare per ciò che concerne la misurazione del livello.
Per rispondere a questa esigenza le aziende del settore offrono una vasta gamma di soluzioni di misurazione a livello industriale. Tra i sensori più utilizzati vi è quello ad ultrasuoni. Più di recente, invece, un nuovo dispositivo si è imposto sul mercato: il misuratore di livello radar.
Tipologie di misuratori di livello radar
Questi ultimi si dividono in due categorie: radar a onda guidata e radar a spazio aperto.
Entrambi sfruttano il principio fisico del tempo di volo, ossia del tempo impiegato da un’onda per percorrere una certa distanza in un mezzo determinato.
I radar a onda guidata presentano un’asta o una fune a contatto con il prodotto, che guida l’onda elettromagnetica, la quale si propaga seguendo la geometria. Essi funzionano a basse frequenze (1 GHz).
I radar a spazio aperto sono invece misuratori di livello senza contatto, poiché l’onda viene emessa direttamente dall’antenna. Funzionano a frequenze più elevate e variabili a seconda del modello (6-26-80 GHz).
Misura di livello a ultrasuoni o radar: differenze
La differenza principale tra queste due modalità di misurazione è il tipo di onda emessa. L’ultrasuono emette un’onda meccanica che necessita di un mezzo per propagarsi alla velocità del suono, mentre un radar emette un’onda elettromagnetica che si propaga alla velocità della luce, anche nel vuoto.
Scelta della tecnologia idonea
I sensori radar presentano limiti operativi meno significativi in pressione e temperatura rispetto a quelli a ultrasuoni. Inoltre, schiuma, vapori e densità del mezzo di propagazione condizionano in misura minore i sensori di livello radar, a differenza di quanto accade per quelli ad ultrasuoni.
In sintesi, è più indicato l’utilizzo di sensori di livello radar quando l’operazione richiede una maggiore precisione, mentre non si può rinunciare ai sensori a ultrasuoni quando ci si trova in presenza di liquidi incomprimibili o quando si ha necessità di un’elevata velocità di risposta.
Applicazioni dei sensori radar
I sensori radar trovano impiego in svariati settori. Essi misurano il livello nei reattori di produzione e distillazione per le industrie chimiche e farmaceutiche. Vengono invece utilizzati per il monitoraggio di corsi d’acqua e dighe, per l’automatizzazione degli impianti di depurazione e per le misure di portata nell’industria delle acque e acque reflue.
Non da ultimo, i sensori radar gestiscono l’approvvigionamento delle materie prime stoccate nei silos e l’automatizzazione del processo di imbottigliamento e confezionamento per l’industria alimentare.
Fonte: connectendress.it
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