mercoledì 4 Dicembre 2024

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Sensori radar ad onda guidata nella produzione di GNL

Rispetto al gas allo stato gassoso, i gas naturali liquefatti (GNL) si ottengono sottoponendo il gas naturale a un processo di liquefazione a una temperatura di circa -162 °C, riducendo quindi il suo volume di circa seicento volte. 

In questa forma, il GNL consente un trasporto più flessibile. Questo tipo di gas può infatti essere stoccato e trasportato anche via nave, grazie ad apposite navi metaniere. Una volta arrivate a destinazione, il gas è scaricato in appositi impianti di stoccaggio, dove viene riportato alla forma gassosa prima di essere distribuito. 

Il GNL è sempre più richiesto, anche nell’ottica della transizione energetica: infatti, chi sceglie il GNL sceglie una fonte di energia pulita, che rispetta l’ambiente e non ha impatti sulla salute personale.

Nel punto di partenza del gasdotto Nord Stream, nella baia di Portovaya in Russia, si punta sul GNL, che può essere caricato direttamente nelle cisterne di navi metaniere. 

Dopo il completamento di un nuovo impianto di liquefazione del gas naturale, i sensori radar ad onda guidata di VEGA contribuiranno in maniera determinante a garantire la sicurezza e l’efficienza della produzione.

In fase di progettazione di un impianto di GNL, è un imperativo assoluto scegliere componenti di sistema sufficientemente robusti e performanti. Solo così gli strumenti sono in grado di monitorare in maniera affidabile i complessi processi cui sono sottoposti i prodotti.

VEGAFLEX 86 e VEGASWING 66 per la produzione di GNL

Un punto di misura completo composto da tubo di bypass e sensore offre molto più della semplice somma delle singole parti: include infatti un sistema realizzato ad hoc per lo specifico processo, integrato da ampi servizi di engineering e assistenza. 

©The Linde Group

Con la strumentazione di VEGA, realizzata su misura e munita della relativa documentazione e dei necessari certificati di prova, Linde può contare su componenti pronti per l’installazione. 

L’impiego di sensori radar ad onda guidata VEGAFLEX 86, forniti per lo più integrati in tubi di bypass, e di VEGASWING 66 per il rilevamento di soglia di livello, si traduce in un risparmio considerevole, riconducibile alla semplificazione della fase di progettazione, all’installazione “plug & play” e alla riduzione degli impegni per la manutenzione.

I punti di misura VEGAFLEX in tubi di bypass sono esenti da usura in quanto privi di parti mobili meccaniche e non richiedono quasi manutenzione. Oltre ad essere preassemblati e parametrizzati in base ai dati dell’impianto disponibili, sono forniti con impostazioni ad hoc come ad esempio la soppressione dei segnali di disturbo.

Solamente le funzionalità SIL, come richiesto dalla legge, devono essere calibrate in loco con il prodotto originale che verrà successivamente misurato.

In fase di progettazione di un impianto di GNL, è un imperativo assoluto scegliere componenti di sistema sufficientemente robusti e performanti. Solo così gli strumenti sono in grado di monitorare in maniera affidabile i complessi processi cui sono sottoposti i prodotti.

Condizioni di processo estreme in tutte le fasi della produzione di GNL

Le macchine impiegate in un impianto GNL, soprattutto nel processo di liquefazione, sono esposte a condizioni operative e climatiche estreme.

L’espansione della temperatura tra l’avvio e il pieno svolgimento dei processi criogenici è immensa. I componenti sono soggetti a carichi estremi e anche piccole variazioni della composizione del gas naturale trattato possono ridurre significativamente la durata complessiva della macchina.

Il processo di trasformazione del gas naturale in GNL prevede tre fasi: pre trattamento, compressione e raffreddamento inclusa la liquefazione. Il gas naturale deve essere pretrattato, poiché contiene impurità come acqua, mercurio o componenti corrosivi che possono congelarsi nella fase di compressione.

Il metano entra nei cosiddetti treni di liquefazione dell’impianto GNL solamente in forma altamente concentrata. Nel corso dell’intero processo di produzione, due soli tipi di sensore sorvegliano i diversi prodotti nei numerosi serbatoi di stoccaggio e processo. Tali prodotti comprendono gas naturale secco, idrocarburo condensato, gas di torcia freddo, metano, GNL, idrocarburi, gas combustibile e acque reflue.

Per i processi di produzione di GNL, è essenziale garantire una qualità elevata e costante, il che esclude categoricamente qualsiasi compromesso. L’efficienza e la disponibilità dell’impianto, migliorate sensibilmente dalla standardizzazione in tutti i suoi ambiti, inclusa la strumentazione, garantiscono elevata qualità e un autentico vantaggio in termini di costi.

I sensori radar ad onda guidata sono in grado di gestire in maniera affidabile pressioni e temperature estreme, mentre gli interruttori di livello a vibrazione, con il loro design compatto, rilevano la soglia di livello con sicurezza e precisione millimetrica.

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