giovedì 10 Ottobre 2024

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Sensori: boom su smartphone e watch

Sappiamo che sono numerose le aziende produttrici di cellulari che utilizzano sensori opportunamente “nascosti” sui device e che si tratta di sensori di prossimità o di rilevazione della luce e dei rumori. Nei più recenti smartwatch, il cui mercato ha abbondantemente superato quello dell’intera produzione elvetica, i sensori sono impiegati nel monitoraggio del battito e del ritmo cardiaco e nella cosiddetta cura e analisi del sonno. Al di là del livello di complessità e sicurezza che deriva dall’uso specifico dei sensori, è interessante notare che ogni azienda li dispone come meglio crede e in base anche alle caratteristiche interne e al design del proprio modello di smartphone o watch. Sappiamo anche che in alcuni casi sono collocati sopra gli speaker e che la riduzione delle cornici a favore di un maggiore spazio display libero è uno dei principali obiettivi delle case costruttrici. Da indiscrezioni che arrivano da oltreoceano è recentemente emersa una novità: una domanda di brevetto recentemente disvelata secondo quale Apple sta ulteriormente intervenendo sulla riduzione delle cornici tramite un apposito brevetto. Il brevetto si intitola: “Sistema per il rilevamento di luce incidente su uno strato di emissione di luce di un display di un dispositivo elettronico”. Si tratta di nient’altro che del posizionamento di sensori direttamente all’interno dello schermo nella sua area di visualizzazione e già battezzata “sensori in-display”.

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