La situazione in Francia: gli alunni continuano a peggiorare in matematica
Stando ai risultati riportati dall’Institut de France – Académie des sciences, sembra che i voti di matematica degli studenti continuino a scendere.
Questo generale peggioramento si continua da circa 12 anni e coinvolge tutti gli studenti, senza differenze tra i più e i meno preparati; il livello medio di preparazione, dunque, sta rapidamente scendendo.
I più recenti dati condivisi dal ministero dell’Istruzione nell’aprile 2020 indicano grossi problemi tra gli studenti nel risolvere problemi e fare addizioni e sottrazioni.
Circa il 53% degli studenti raggiunge un livello di preparazione accettabile e in troppi, circa il 30% del totale, hanno difficoltà nello svolgere calcoli a due cifre.
Inoltre, esiste una netta differenza tra femmine e maschi: mentre le ragazze sono molto più brave in francese (con uno scarto che arriva fino a 4,7 punti), nella matematica il risultato si ribalta, anche se in questo caso la differenza arriva al massimo a 3,5 punti di distacco degli studenti rispetto alle compagne di scuola.
La matematica spiegata attraverso i robot, un modo per invertire la tendenza
Secondo Comau la formazione, soprattutto nelle discipline STEM, deve adattarsi a quella che è la tecnologia a disposizione; proprio come i dati confermano, gli studenti non sono più pronti a seguire lezioni statiche come nel passato, ma serve che si sentano coinvolti e soprattutto che capiscano il reale impatto di ciò che fanno.
Per questo motivo è nata la e.DO Experience, ovvero una formazione in Matematica, Tecnologia, Coding, che si unisce alla robotica e dove proprio grazie ai robot educativi i bambini, fin dalla scuola primaria, possono imparare al meglio e sviluppare delle abilità come il problem solving.
L’approccio di educazione innovativa, divertente per gli alunni è sempre calibrata ad ogni fascia d’età; per esempio, l’insegnamento della matematica grazie al robot e.DO è così composta:
8-10 anni – proprietà delle operazioni e unità di misura
11-13 anni – piano cartesiano
14-19 – geometria analitica
Un percorso completo, che aiuta realmente i bambini non solo ad imparare, ma a capire la matematica.
Viviana Pinto: la robotica nelle classi per imparare sbagliando
Viviana è l’esempio di una delle poche donne nel campo delle discipline STEM (leggi l’articolo) e collabora con Comau seguendo le sue passioni: la robotica da una parte e l’animazione scientifica dall’altra.
A 26 anni e con una laurea in Ingegneria Matematica ha chiara la sua visione sull’educazione: “le bambine più piccole vengono abituate a non rischiare, mentre la tecnologia insegna loro che possono mettersi in gioco e che, quando si sbaglia, basta riprovare”.
Secondo Viviana i robot educativi possono aiutare molto ad eliminare i gap di genere, perché non fanno distinzioni ma insegnano ai bambini a risolvere i problemi, mettendoli davanti ad una situazione con un obiettivo chiaro da raggiungere, dove tutti insieme, bambini e bambine, devono cooperare.
Grazie alla robotica l’errore non è un dramma irreversibile, ma parte fondamentale di ogni processo di apprendimento e, quindi, fondamentale nella scuola.