Cos’è un sensore?
Un sensore è un dispositivo che serve per trasformare una grandezza fisica in una grandezza elettrica, la quale viene utilizzata per comandare altri dispositivi, inviando quindi un comando a un altro strumento.
Tra le molteplici applicazioni, è evidente che il sensore è di grande utilità nei casi in cui l’utente non sia in grado di azionare autonomamente uno strumento utilizzando i normali comandi.
Come viene in aiuto il sensore? Per ciascun soggetto può essere individuata un’azione volontaria, che non comporti uno sforzo eccessivo, e a tale azione viene associato il sensore che meglio si adatta al caso. Se, ad esempio, a qualcuno è precluso l’uso delle mani si cercherà una diversa area del corpo idonea ad azionare il sensore.
In quali ambiti funziona?
Sedie a rotelle tradizionali potranno per esempio essere dotate di un kit o meglio di un apposito telaio provvisto di otto sensori per guidare la sedia evitando gli ostacoli. I sensori impiegati, in questo caso, utilizzano ultrasuoni, radar e telecamere per eseguire compiti come rallentare la sedia in modo sicuro ed evitare incidenti.
La sicurezza è una delle preoccupazioni chiave dei progettisti statunitensi che hanno eseguito una serie di crash test utilizzando sedie a rotelle per misurare il danno causato agli utenti da diversi tipi di impatto e di incidente. Hanno inoltre constatato che l’87% degli utenti di sedie a rotelle elettriche ha riportato almeno un ribaltamento o una caduta negli ultimi tre anni.
Ma su cosa si basa questo funzionamento? È semplice: così come i cinque sensi dell’uomo servono a percepire l’ambiente esterno, altrettanto fanno i sensori: possono rilevare la presenza di un oggetto, individuare o comandare l’apertura di porte e finestre. La notevole quantità, connessa alla versatilità, dei sensori sviluppati in questi anni sta portando, come è facile intuire, a una vasta gamma di opportunità per il mondo delle persone con disabilità.
“Il mondo è un posto bello e pericoloso. Crediamo che le sedie a rotelle elettriche dovrebbero renderlo più bello e meno pericoloso per chi le usa”.