Al Macfrut di Rimini, manifestazione fieristica di riferimento per l’agrifood, sono stati presentati i risultati del progetto di ricerca SFORI. Acronimo di Sensoristica in fibra ottica per il risparmio idrico, il progetto del Centro di Competenza dell’Information and Communication Technology, abbina la ricerca su fibre ottiche e sensoristica al settore agricolo.
Interventi irrigui ottimizzati
Obiettivi di SFORI sono l’ottimizzazione e la razionalizzazione degli interventi irrigui per la coltivazione in serra.
Tali propositi assicurano da un lato un evidente risparmio idrico. Dall’altro contribuiscono a un miglioramento delle produzioni, limitando l’insorgere di patologie fungine, causate da eccessi di umidità.
Le potenzialità della fibra ottica
La riduzione dell’utilizzo di acqua e di anticrittogamici è favorita dalla realizzazione di un sistema intelligente. Esso si basa su termo igrometri in fibra ottica che misurano il contenuto di umidità del suolo.
La fibra ottica consente, infatti, di trasmettere un’onda a fronte di una sorgente luminosa, che subisce variazioni a seconda dei mutamenti di umidità e di temperatura.
E il sistema SFORI, grazie ad una tecnologia fondata sui Reticoli di Bragg in fibra ottica, ha riportato risultati convincenti.
Una risposta da smart agriculture
In virtù di ciò, è stato sviluppato un software di gestione dei sensori per una corretta irrigazione, funzionale alle reali esigenze della coltura.
Infine, è opportuno sottolineare che le fibre ottiche permettono di ridimensionare i requisiti di spazio e costo di un sensore. Contemporaneamente esse non tradiscono proprietà fondamentali per un sensore quali l’affidabilità, la maneggevolezza, la resistenza meccanica e la compatibilità ambientale.
Fonte: AgroNotizie
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