Si chiama Moonlight ed è il nome della nuova iniziativa dell’Agenzia spaziale europea, ESA, per il ritorno sulla Luna. Nome benaugurante per l’Europa.
ESA ha incaricato due Consorzi europei di studiare la fattibilità tecnologica ed economica di un complesso sistema di geolocalizzazione e di telecomunicazioni con la Luna.
Si pensa a una piccola costellazione di satelliti attorno alla Luna, con basi di ascolto sulla Terra e sul nostro satellite.
L’apporto italiano all’iniziativa
L’Italia, con Telespazio, guida uno dei due studi di fattibilità, con partner importanti, sia nazionali che europei. E non poteva essere diversamente, dato che fu questa compagnia a mostrarci, una cinquantina di anni fa, il primo uomo che poneva piede sulla Luna. Da allora ha accompagnato lo sviluppo italiano nel campo delle telecomunicazioni da e per lo spazio.
Stazioni spaziali, abitazioni e laboratori, moduli di trasporto merci, astronauti che vanno e vengono dalla Terra e dalle stazioni, tanti robot e mezzi in azione. È questa la visione dei prossimi dieci anni che vedranno la Luna abitata permanentemente e sfruttata in favore del nostro pianeta. Almeno 80 le iniziative che si prevedono da qui alla fine del decennio verso la Luna, sia istituzionali che private.
Una stazione spaziale intorno alla Luna
Prima fra tutte la complessa missione Nasa Artemis, che prevede un nuovo sbarco sul satellite per il 2024 e la costruzione di una Stazione spaziale attorno alla Luna.
Una infrastruttura di satelliti, con basso tempo di latenza e visibilità 24 ore al giorno, permetterà lo sviluppo di diverse iniziative e una forte economia di scala sulla parte telecomunicazioni, che favorirà anche i Paesi meno forti dal punto di vista economico e tecnologico.
È questo il succo del messaggio dato da Eloide Viau, nuova direttrice delle telecomunicazioni di ESA.
Ed ESA potrà sfruttare l’esperienza generata dallo sviluppo del sistema Galileo, che al momento è il più importante sistema di geolocalizzazione, gestito da due centri europei, uno dei quali è al Centro Spaziale del Fucino, presso Telespazio.
Un Consorzio intriso di esperienze
Al Consorzio guidato da Telespazio partecipano gli operatori satellitari Inmarsat e Hispasat, aziende manifatturiere quali Thales Alenia Space, OHB e MDA, ALTEC, e con il coinvolgimento di PMI come Nanoracks Europe e Argotec, Università e Centri di ricerca quali SEE Lab SDA Bocconi e Politecnico di Milano.
Fonte: Ansa
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