domenica 24 Novembre 2024

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Brebemi: un’autostrada “elettrizzante” che alimenta i veicoli

La Brebemi – la nota autostrada A35, che prende il nome dalle iniziali delle tre province interessate, Brescia, Bergamo e Milano – collega queste città con un percorso posizionato più a sud rispetto al tracciato dell’autostrada A4.

La novità è che diventerà presto un’autostrada davvero elettrizzante. Non dobbiamo però immaginare curve e discese mozzafiato. La famosa autostrada avrà un tratto di asfalto elettrificato che consentirà la ricarica di autovetture elettriche di ultima generazione.

Un rilancio all’insegna dell’elettrico

L’operazione denominata ‘Arena del futuro’ rientra nel piano di rilancio dell’infrastruttura. Complici le ripercussioni sugli spostamenti provocate dall’emergenza sanitaria, il 2020 si è chiuso in perdita e nonostante un incremento di traffico del 10% rispetto al periodo pre-Covid, appare ancora lungo il percorso verso la quota break even di 80 mila veicoli al giorno.

Spingere l’acceleratore sulla transizione elettrica potrebbe essere un fattore importante dal punto di vista commerciale. Dopo l’installazione di colonnine fast charging nelle due aree di sosta di Caravaggio, ecco dunque il “piano induzione”.

Una ricarica in marcia con l’induzione dinamica

Delle varie ipotesi di elettrificazione, dicono in Brebemi, con l’ausilio del Politecnico abbiamo scelto l’induzione dinamica perché si tratta di una tecnologia più flessibile e sostenibile.
Gli altri due sistemi si basavano su una linea elettrica simile a quella ferroviaria, e quindi aerea, o a quella metropolitana, sotterranea, ma implicavano la presenza di un pantografo sui mezzi, escludendo in partenza il traffico privato a favore di quello commerciale pesante.

Questa tecnologia si basa invece su un semplice solco di 80 cm praticato nell’asfalto, necessario a posare le spire per il collegamento elettrico. In questo modo, i veicoli elettrici di ultima generazione potranno ricaricare il proprio pacco batterie direttamente in marcia.

Contemporaneamente, la società è al lavoro per creare un parco fotovoltaico in grado di autoalimentare le due corsie elettrificate lungo i 62 km di tracciato. Funzionerà? Noi riteniamo di sì.

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