La produzione e la diffusione di pesticidi hanno un elevato numero di controlli e parametri a cui devono sottostare.
Il regolamento europeo in materia dice che “[…] la legislazione dell’UE in materia di sostanze chimiche e di pesticidi mira a proteggere la salute umana e l’ambiente e a evitare che vi siano ostacoli agli scambi commerciali”. All’atto pratico, questo ha come risultato una serie di registrazioni, valutazioni, autorizzazioni e restrizioni delle sostanze chimiche.
Gli elevati requisiti che vengono imposti alla produzione di pesticidi si riflette anche sulla misura di pressione nel processo. Ed è qui che interviene WIKA, col manometro a membrana 433.50, il cui utilizzo offre anche un vantaggio di progettazione.
Quando si producono pesticidi, il rischio principale è quello di produrre fumi tossici che reagiscono con l’aria. Per questo motivo, WIKA ha integrato nella misura di pressione per la produzione di pesticidi un componente meccanico, che va ad integrare quello elettronico.
In questo modo, anche in caso di interruzione di corrente, lo strumento riceve in modo affidabile il valore misurato, che viene poi visualizzato localmente.
La soluzione di WIKA per la produzione di pesticidi
Per la strumentazione di ridondanza, lo strumento ideale è il manometro a membrana modello 433.50, che ha diverse caratteristiche.
- Flessibilità d’uso. Il manometro a membrana può essere installato in diversi punti di misura grazie all’ampia scelta di campi di misura compresi tra 10-16 mbar e 0-25 mbar. In questo modo si riduce il numero di versioni dello strumento;
- Esecuzione robusta. Il modello 433.50 ha un’elevata sovraccaricabilità, fino a dieci volte il valore del fondo scala. Il riempimento della custodia – glicerina nel caso della produzione di pesticidi – garantisce una misura di pressione affidabile in presenza di vibrazioni e di elevati carichi dinamici di pressione. L’esecuzione con attacco flangiato aperto consente inoltre un collegamento sicuro al processo;
- Resistenza al fluido. Durante la produzione di pesticidi, si producono vapori con temperature a partire da 120 °C: in questo contesto, il manometro a membrana può arrivare ad una temperatura di 200°C, ed è resistente alle sostanze aggressive;
- Custodia di protezione in caso di danni. I manometri a membrana di questa applicazione hanno una custodia con un diametro nominale di 100, in modo che il valore misurato possa essere letto senza difficoltà, anche in caso di semplice passaggio. Di conseguenza, lo strumento di misura sporge nell’ambiente. Se si utilizzano impalcature per i lavori di manutenzione degli impianti di produzione, non si può escludere un danneggiamento della custodia. Con un manometro a molla Bourdon, il sistema di misura avrebbe anche in questo caso delle perdite e i fluidi pericolosi potrebbero fuoriuscire. Il manometro a membrana, invece, trasmette la pressione al movimento tramite una membrana e un meccanismo. Ciò significa che la membrana continua a mantenere chiuso il processo anche se la custodia è danneggiata;
I manometri forniscono un risultato finale del tutto affidabile senza necessità di alimentazione esterna in qualsiasi situazione. Per questo motivo, la misura ridondante della pressione con strumenti meccanici aumenta significativamente la sicurezza dell’impianto. I manometri a membrana sono la prima scelta per i processi con basse pressioni e fluidi critici.
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