giovedì 10 Ottobre 2024

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Misurare la qualità dell’ambiente coi materiali nanostrutturati

Il Cnr, tramite l’autorevole centro di ricerche Ispi Online, ci parla di un interessante, oltre che innovativo, programma europeo sulla misurazione della qualità dell’ambiente. Il progetto si chiama “Citizen Observatories” e fa parte del programma UE, finanziato da Horizon 2020, che prevede l’utilizzo di sensori avanzati e l’impiego dei cittadini nel monitoraggio ambientale. Ogni persona può diventare attore e partner, con ruolo attivo, di un programma di monitoraggio globale abbattendone i costi e ampliando le prospettive di soluzioni analitiche.

Dispositivi individuali per un monitoraggio globale

Nel programma si prevede, da parte dei cittadini aderenti, l’utilizzo di motoveicoli e autoveicoli e dei più comuni dispositivi quali smartphone, tablet, computer portatili, ma anche wearable, gli “indossabili”, quali orologi e cuffiette.

I vantaggi dei materiali nanostrutturati

I sensori impiegati, basati su materiali nanostrutturati, proprio per le loro dimensioni estremamente ridotte e per le peculiari proprietà elettriche e ottiche, possono dialogare con il mondo dell’infinitamente piccolo e riescono a percepire e a rilevare anche una singola molecola nell’atmosfera o un singolo ione in liquido

I materiali nanostrutturati consentono di intervenire su aree molto ridotte avvicinando così le potenzialità dei nanosensori artificiali ai potenti sistemi sensoriali naturali, risultati da millenni di processi evolutivi

Quali sono le applicazioni di tali sensori?

Questi sensori vengono utilizzati laddove la strumentazione analitica convenzionale, anche se caratterizzata da accuratezza e precisione, non può essere impiegata per ragioni di ingombro della strumentazione, ma anche per evitare consumi energetici, richiesta di elevata competenza dell’utente, località difficilmente accessibili, monitoraggio di vaste aree e ambienti, anche quando estremamente tossici o pericolosi.

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