Lo stampaggio delle guarnizioni in gomma può avvenire con il metodo ad iniezione oppure a compressione. Conoscere le caratteristiche e i vantaggi delle due tecniche di stampaggio è utile per preferire l’una o l’altra soluzione a seconda delle necessità.
Stampaggio ad iniezione
Lo stampaggio ad iniezione è un processo ripetibile, prevede l’utilizzo di gomma non preformata, che viene caricata nella macchina tramite una vite senza fine e iniettata nello stampo tramite un pistone. Questa tecnica permette di ridurre i tempi di vulcanizzazione della gomma poiché essa viene preriscaldata durante la movimentazione. La macchina inietta la gomma a stampo chiuso con la possibilità di applicare il vuoto prima dell’iniezione riducendo sia lo scarto che la bava. Lo stampaggio a iniezione richiede un tempo di ciclo inferiore rispetto allo stampaggio a compressione, rivelandosi spesso più economico quando si devono produrre grandi quantità di guarnizioni.
Stampaggio a compressione
Lo stampaggio a compressione invece, è indicato per piccoli lotti di produzione. Consiste nella formatura di parti in gomma partendo da un materiale non ancora vulcanizzato. La gomma deve essere prima preparata e posizionata all’interno dello stampo e successivamente chiusa in pressione per un tempo sufficiente a permettere la vulcanizzazione del materiale plastico nella sua forma finale.
Tale processo richiede tempi più lunghi e un maggiore intervento di manodopera. Il manufatto viene infatti estratto manualmente e presenta nella chiusura dello stampo una quantità ingente di bava che deve essere asportata dall’operatore.
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fonte: tecnicagasket.com