L’Italia è uno dei paesi più ricchi del mondo per numero di siti culturali per chilometro quadrato. Tanta ricchezza richiede però un sistema articolato per la tutela e la gestione della fruizione degli stessi.
Un progetto in divenire
Tali intenzioni hanno dato vita al progetto AMOR (Advanced Multimedia and Observation services for the Rome cultural heritage ecosystem), co-finanziato da Asi, coordinato da MiC e supportato da ESA nell’ambito del programma 5G for L’ART (L’Aquila, Roma, Torino).
AMOR, giunto alla fase iniziale delle attività di sviluppo, mira alla progettazione di nuovi sistemi per la salvaguardia e la fruizione dei beni culturali.
Approccio preventivo alla salvaguardia
Protagonisti delle prime attività sul campo sono stati il complesso archeologico delle Terme di Caracalla e il tratto meridionale delle Mura Aureliane.
Sono state effettuate attività di prospezione del sottosuolo e di strutture verticali con sistemi GPR e sorvoli con sistemi UAV equipaggiati di sensoristica per il rilevamento di fenomeni di degrado delle superfici dei monumenti.
Inoltre, l’analisi interferometrica sull’intero centro storico ha permesso la raccolta di dati strategici, diffusi tramite la piattaforma web St’ART.
Per quanto concerne la salvaguardia, AMOR offre dunque frequenze e soluzioni di monitoraggio atte a favorire interventi di manutenzione e a scongiurare quelli emergenziali.
L’evoluzione dei servizi di fruizione
Relativamente ai servizi di fruizione, il progetto metterà a disposizione dei visitatori una mobile app per garantire un’esperienza tanto coinvolgente quanto innovativa, attraverso l’offerta di contenuti di Mixed Reality e di informazione storiche certificate.
Inoltre, grazie alla funzione di posizionamento, l’app fornirà importanti dati circa i tempi di permanenza, le aree più visitate, i giorni di maggiore frequentazione. Tutto ciò permetterà alle amministrazioni di prendere provvedimenti in termine di protezione e promozione, al fine di rendere la visita piacevole e sicura.
In conclusione, il progetto rende particolarmente evidente l’efficacia del coordinamento tra le tecnologie informatiche e le informazioni raccolte dalla sensoristica aerospaziale e terrestre per una gestione integrata e intelligente dei siti.
Fonte: archeomatica.it
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