giovedì 26 Dicembre 2024

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I sensori VEGA nella produzione di prodotti chimici industriali

La produzione di prodotti chimici industriali come lubrificanti e inchiostri è un processo che richiede l’utilizzo di una vasta gamma di materie prime e tecnologie avanzate, tra cui potenti sensori. In generale, questo tipo di produzione prevede l’utilizzo di diverse sostanze chimiche, tra cui oli di base, additivi, solventi e pigmenti.

Per la produzione di lubrificanti, l’olio di base viene miscelato con additivi specifici, in modo da conferire al lubrificante le proprietà desiderate, come la viscosità, la resistenza alla pressione e la stabilità termica. Inoltre, il lubrificante può contenere additivi antiusura, detergenti, disperdenti, antischiuma e antiossidanti, a seconda dell’applicazione specifica.

Per quanto riguarda la produzione di inchiostri, invece, l’olio di base viene miscelato con pigmenti, resine, solventi e altri additivi, in modo da ottenere un inchiostro adatto alle diverse applicazioni, come la stampa offset, la stampa a getto d’inchiostro o la stampa digitale.

In entrambi i casi, la produzione di lubrificanti e inchiostri richiede un’attenta selezione delle materie prime, un controllo rigoroso dei processi di produzione e l’uso di tecnologie avanzate per garantire la qualità e la sicurezza del prodotto finale.

I sensori VEGA per la misura di pressione e livello

VEGA fornisce consulenza riguardo alla produzione di lubrificanti e inchiostri e collabora con un’azienda attiva in questo settore da oltre 15 anni. 

In particolare, VEGA si occupa di questioni relative alla misurazione di pressione e livello utilizzando circa mille sensori, la maggior parte dei quali visibili attraverso il VEGA Inventory System, un software basato sul web che consente il rilevamento e la visualizzazione di dati di livello.

Il software non solo consente la gestione automatizzata delle scorte, ma i dati raccolti possono anche essere ulteriormente elaborati e utilizzati nei sistemi di gestione delle risorse (ERP)

Inoltre, i dati possono essere importati direttamente nel sistema SAP del cliente. I dati provenienti dai sensori vengono inviati al cloud, dove vengono elaborati per predisporre, ad esempio, il rifornimento di un determinato prodotto.

Durante la produzione nell’autoclave 3, si devono gestire condizioni di processo particolarmente difficili, con temperature elevate fino a 270°C, una pressione che può raggiungere i 5,2 bar e l’utilizzo di acidi o liscivie che rappresentano una sfida per gli strumenti di misura. In questa fase del processo, l’olio contenente acido organico e liscivia viene versato nell’autoclave, miscelato e quindi riscaldato sotto pressione per indurre una saponificazione. 

La misurazione del livello in questo serbatoio è complessa sotto molti aspetti, con superfici agitate dovute all’ebollizione, il miscelatore che causa segnali di disturbo e depositi onnipresenti. Inoltre, non è possibile aprire l’autoclave durante il processo. Per risolvere questo problema, VEGA ha proposto una soluzione efficace: tutte le misure di livello vengono effettuate attraverso una finestra.

Il team di automazione ha scelto di testare i sensori VEGAPULS 64, che operano a una frequenza di 80 GHz, per misurare il livello nell’autoclave. I risultati promettenti includono una focalizzazione tre volte superiore rispetto ad altri sensori e un’alta dinamicità. 

Il sensore ha un campo dinamico ampio, che è vantaggioso per misurazioni affidabili in presenza di schiuma, superfici estremamente agitate, condensa o adesioni, che sono fenomeni comuni nell’autoclave di cui sopra. Il sensore garantisce una misurazione affidabile e una precisione di +/- 1 mm anche sul fondo del serbatoio.

Inoltre, la pressione nell’autoclave viene monitorata tramite sensori VEGABAR 81, mentre un sensore di livello VEGASWING 66 viene utilizzato come protezione di troppo pieno, garantendo la conformità alla direttiva tedesca AwSV per gli impianti di gestione di sostanze pericolose per le acque.

Il VEGASWING 66 è un interruttore di livello a vibrazione ideale per le condizioni estreme, come quelle all’interno dell’autoclave con temperature elevate. A differenza degli interruttori di livello a vibrazione tradizionali, il VEGASWING 66 utilizza un azionamento induttivo brevettato che consente di smuovere il diapason anche a temperature estreme. Ciò significa che gli utenti possono beneficiare della semplicità di utilizzo dell’interruttore di livello a vibrazione e ampliare il campo applicativo a temperature che variano da – 196°C a + 450°C e pressioni da -1 a +160 bar.

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