I veicoli alimentati a idrogeno stanno emergendo come una soluzione promettente per ridurre le emissioni di gas serra, grazie al loro rapido processo di rifornimento e alla pulizia del carburante. Tuttavia, per trasformare questa promessa in realtà, è necessario un maggior numero di stazioni di rifornimento di idrogeno, dotate di sensori, manometri e valvole compatibili con questo elemento per garantire operazioni sicure e affidabili.
Attualmente, il mercato della mobilità a idrogeno è ancora nelle fasi iniziali, ma ci sono segnali chiari che indicano un futuro in cui i veicoli elettrici a celle a combustibile a idrogeno (FCEV) condivideranno le strade con i veicoli elettrici a batteria (BEV) e, in definitiva, sostituiranno i veicoli a motore a combustione interna. Paesi di tutto il mondo, soprattutto quelli sviluppati, stanno investendo nella costruzione delle infrastrutture necessarie per produrre, immagazzinare e trasportare l’idrogeno, così come per distribuirlo nei veicoli, nei camion e nei macchinari mobili.
Tuttavia, il ritmo di sviluppo delle stazioni di rifornimento di idrogeno è ancora inferiore rispetto alla rapida espansione delle infrastrutture di ricarica elettrica. Attualmente, la Cina è il leader mondiale con 250 stazioni di rifornimento di idrogeno, seguita da Giappone, Corea del Sud e Germania.
Negli Stati Uniti, i legislatori stanno adottando misure per sostenere l’adozione dell’idrogeno come mezzo per ridurre le emissioni. Nel marzo 2023, i senatori Chris Coons e John Cornyn hanno presentato un pacchetto di quattro proposte di legge per sostenere l’uso dell’idrogeno nei porti, nell’industria, nel trasporto su strada e nelle infrastrutture e innovazioni legate a questo elemento.
Anche il settore privato sta investendo nell’idrogeno. Aziende come FirstElement Fuel in California stanno lavorando per creare una vasta rete di stazioni di rifornimento di idrogeno per veicoli di diversi pesi, mentre PowerTap, con sede a Vancouver, sta sviluppando tecnologie per la produzione locale di idrogeno. Inoltre, stazioni di rifornimento di idrogeno mobili stanno emergendo come una soluzione flessibile, consentendo ai proprietari di flotte di investire in veicoli a celle a combustibile senza dipendere da infrastrutture fisse.
Le stazioni di rifornimento di idrogeno, sia fisse che mobili, funzionano seguendo principi simili. L’idrogeno liquefatto o compresso viene immagazzinato in serbatoi a bassa pressione e, in preparazione al rifornimento, viene compresso a pressioni più elevate. Un sistema di raffreddamento è utilizzato per mantenere il carburante a una temperatura ottimale durante il rifornimento dei veicoli.
Tuttavia, ci sono sfide uniche associate alla misurazione e al controllo dell’idrogeno. Problemi come la permeazione e l’infragilimento del materiale, la perdita di contenimento e lo sfalsamento del segnale richiedono soluzioni specifiche per assicurare un funzionamento sicuro e affidabile delle stazioni di rifornimento di idrogeno.
In conclusione, nonostante le sfide attuali, il futuro della mobilità a idrogeno appare promettente, con investimenti sia da parte del settore pubblico che privato per sviluppare le infrastrutture necessarie e superare gli ostacoli tecnici.
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