I sensori di temperatura hanno bisogno di taratura ad intervalli regolari così da assicurare sempre valori di misura affidabili e precisi.
Il genere la taratura avviene misurando i punti di temperatura all’interno del campo di temperatura della sonda e si confrontano poi i risultati con uno strumento di riferimento. Per la taratura dei sensori di temperatura si possono usare più strumenti che si adattano a diversi ambienti ed industrie, anche se in genere i più diffusi sono il bagno di calibrazione e il calibratore a secco.
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Ma quale dei due è più adatto?
Bagno di calibrazione per tarare i sensori di temperatura
Il bagno di calibrazione è indicato soprattutto per garantire una maggiore uniformità della temperatura.
Il bagno si riempie con acqua o con olio (a seconda della temperatura) in cui la sonda da misurare viene immersa; qui acqua o olio circolano liberamente, mantenendo la temperatura desiderata costante.
Si può raggiungere una vasta varietà di temperature, a seconda del liquido utilizzato e dei regolatori di temperatura, che rendono il bagno di calibrazione adatto alla taratura di numerosi sensori.
Ciò che contraddistingue questo metodo è la bassissima incertezza di taratura come risultato dell’ambiente di temperatura stabile ed uniforme che generano. Inoltre, ogni tipo di sonda si può tarare, dalle più piccole a quelle più grandi e complesse.
Lo svantaggio del bagno di calibrazione, invece, è dato dal fatto che non si può utilizzare in ambienti sterili, come l’industria alimentare, in quanto l’immersione in un fluido potrebbe contaminare poi il prodotto.
Taratura con i calibratori a secco
Per il mondo delle industrie sterili la scelta in genere ricade sui calibratori a secco.
Questi strumenti in genere sono dotati di inserti per adattare i sensori alla temperatura del blocco. Per effettuare la taratura il sensore si inserisce nel foro previsto dove rimane poi poco spazio per evitare che l’aria attorno possa alterare le misurazioni.
I calibratori a secco si preferiscono spesso in quanto non bisogna gestire alcun tipo di liquido e quindi non ci sono problemi di contatto con altre sostanze.
La differenza sostanziale tra i due metodi dipende, in gran parte, dalla destinazione d’uso dei sensori di temperatura ma se hai bisogno di ulteriori informazioni puoi parlare direttamente con un consulente di WIKA, basta compilare il form qui sotto riportato!